T.A.R. Lombardia – Milano, sez. I, sentenza n. 344 del 10/02/2005: inquinamento elettromagnetico, localizzazione dei siti di trasmissione

1. Inquinamento - Inquinamento elettromagnetico - Stazione telefonia mobile - Localizzazione - In classe 4 idrogeologica. 2. Inquinamento - Inquinamento elettromagnetico - Stazione telefonia mobile - Localizzazione - In assenza di specifica previsione urbanistica. 3. Atto amministrativo - Procedimento - Comunicazione avvio - Omissione - Esito del procedimento non modificabile con l'intervento del privato - Irrilevanza dell'omissione. 1. E' legittima, trattandosi di opera pubblica, l'installazione di un impianto radio base in area inserita in classe di fattibilità 4 - Fattibilità con gravi limitazioni, previa verifica della compatibilità degli interventi con la situazione di pericolosità esistente e nel caso in cui le opere non siano altrimenti localizzabili (nel caso di specie prima della realizzazione dell'opera era stata acquisita una specifica relazione…

Corte di Cassazione, sez. unite civili, ordinanza n. 6218 del 21 marzo 2006: inquinamento elettromagnetico, lesione del diritto alla salute rientra nella giurisdizione dell'A.G.O.

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T.A.R. Lombardia - Milano, sez. I, sentenza n. 399 del 10/02/2005: apertura di nuove cave e attività già esistenti nella zona

Autorizzazione e concessione - Cave, torbiere e miniere - Lombardia - Piano Cave della Provincia di Cremona. Per la formazione dei piani cave, le Province debbono preliminarmente tener conto elle situazioni di attività già esistenti, atteso che l'identificazione degli ambiti territoriali estrattivi deve avvenire mediante lo sfruttamento delle aree già oggetto di attività con priorità rispetto all'apertura di nuove cave. Di qui l'illegittimità delle previsioni di un piano cave che abbia disposto l'introduzione di nuovi poli estrattivi senza prima aver assunto determinazioni idonee a consentire l'esaurimento degli ambiti già previsti nei piani previgenti (con le predette sentenze il TAR, in accoglimento dei ricorsi presentati da due aziende esercenti l'attività estrattiva, ha annullato il piano cave della Provincia di Cremona). T.A.R.…

T.A.R. Lombardia – Milano, sez. I, sentenza n. 5473 dell’ 8/10/2004: bonifica di sito inquinato onere del proprietario del sito

1. Interventi di bonifica sito inquinato, art. 17, D.Lgs 22/1997 - Proprietario del sito - Responsabile dell'inquinamento - Obbligo di provvedere. 2. Interventi di bonifica sito inquinato, art. 17, D.Lgs 22/1997 - Oneri della bonifica. 1. Il proprietario del sito inquinato, ove non sia responsabile della violazione, non ha l'obbligo di provvedere direttamente alla bonifica, ma solo l'onere di farlo se intende evitare le conseguenze derivanti dai vincoli che gravano sull'area sub specie di onere reale e di privilegio speciale immobiliare. 2. In base al meccanismo previsto dall'articolo 17, D.Lgs 22/1997 gli oneri della bonifica gravano in primo luogo sul responsabile e, ove questi non provveda o non sia individuabile, sul proprietario, il quale è obbligato a tenere indenne l'Amministrazione…

Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 879 del 28 febbraio 2006: aree di interesse archeologico e tutela del territorio

1. Beni culturali e ambientali – Aree vincolate per legge – Inserimento Aree - Beni di interesse archeologico – Tutela del territorio – Rileva. 2. Rifiuti – Progetto realizzazione discarica – Parere Soprintendenza – Necessità - Esito favorevole VIA - Non rileva. 1. Con l’inserimento delle aree su cui insistono beni di interesse archeologico tra le aree vincolate per legge, il legislatore ha inteso tutelare anche il relativo territorio, elevando direttamente lo stesso territorio ad area meritevole di protezione paesaggistica. Pertanto, è illegittimo il nulla osta paesaggistico rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici e Storici, sull’erroneo presupposto dell’inesistenza di vincoli sull’area interessata alla realizzazione della discarica. Conseguentemente è pure illegittimo il decreto di approvazione del progetto fondato su…

Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 5256 dell’11.09.2006: illegittimità del provvedimento del nulla osta paesaggistico che compie valutazioni di merito e non di sola legittimità

Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 5256 dell’11.09.2006: illegittimità del provvedimento del nulla osta paesaggistico che compie valutazioni di merito e non di sola legittimità. Giustizia Amministrativa - Ambiente – Vincolo paesaggistico – Nulla osta paesaggistico – Annullamento in sede statale - Illegittimità. Il provvedimento di annullamento di un nulla osta paesaggistico (emanato successivamente ad un precedente nulla osta paesaggistico annullato dal Ministero per i beni e le attività culturali) non costituisce un atto meramente confermativo, bensì un atto di conferma che implica una diversa valutazione perché ha un diverso oggetto: il secondo nulla osta, emanato sulla base di ulteriore istruttoria e nuova valutazione degli interessi in gioco. E’ altresì illegittimo il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico…

T.A.R. Lombardia – Milano, sez. II, sentenza n. 5518 dell’ 11/10/2004: eccezionalità della legittimazione attiva delle associazioni ambientaliste in deroga all’ordinario procedimento giuridico

1. Associazioni ambientali - Legittimazione attiva - Provvedimenti suscettibili di pregiudicare l'ambiente - Sussiste. Impugnabilità, da parte di associazioni ambientali, del nulla osta relativo a interventi, impianti ed opere all'interno dei parchi nazionali - Ammessa. 2. Compensazione arborea - Decreto regionale di V.I.A. - Quantificazione tagli effettuati - Rinvio completamento opere previste - Idonea giustificazione. 1. La legittimazione attiva delle associazioni ambientali aventi i requisiti prescritti si pone come eccezionale, poiché deroga rispetto all'ordinario processo di giuridificazione degli interessi di fatto in interessi legittimi, prescindendo dalla riscontrabilità dei criteri all'uopo individuati dalla elaborazione giurisprudenziale e consente anche l'impugnativa di quei provvedimenti che pur presentando aspetti urbanistici e sanitari, sono suscettibili di pregiudicare il bene dell'ambiente, compromettendone l'adeguata tutela. Avverso il…

T.A.R. Lombardia – Milano, sez. II, sentenza n. 5802 dell’ 12/11/2004: concetto giuridico di ambiente e legittimazione ad agire delle associazioni ambientaliste

1. Associazioni ambientaliste - Legittimazione ad agire - Concetto giuridico di ambiente. 2. Associazioni ambientaliste - Legittimazione ad agire - Duplice accertamento - Necessita. 1. Il favor legislativo (art. 18, quinto comma della legge n. 349 del 1986) che legittima le associazioni ambientaliste ad agire in giudizio per la tutela dell'ambiente non può essere considerato intermini assoluti. Pertanto, individuato in senso restrittivo il concetto di ambiente - riferibile alla tutela di interessi tipicamente naturalistici, connessi alla salvaguardia della salute umana e delle condizioni di salubrità del contesto materiale, valori di rango più che primario, (art. 32, primo comma) - la legittimazione delle associazioni di cui agli artt. 13 e 18 della legge n. 349 del 1986, è: sussistente limitatamente a…

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