Segnalo un paradosso che caratterizza l’attuale stagione degli Ordini professionali: contestati da molte parti (Autorità garante della concorrenza in testa)  piano, piano, essi si rafforzano, acquistando di fatto nuove competenze. Due esempi per tutti. La formazione professionale permanente ed i nuovi servizi informatici. Sul primo fronte pur in palese difetto di una base normativa che autorizzasse, nel rispetto della costituzione, l’introduzione di un obbligo di prestazione e la modifica del regime dell’abilitazione professionale, gli Ordini amministrano oggi competenze significative che arrivano all’accreditamento degli eventi (anche questo non previsto dalla legge) e all’erogazione dei corsi (in posizione palese di conflitto di interessi). Strano che l’AGCM che contesta gli Ordini non si sia accorta che la formazione è un’attività d’impresa, che esiste…