GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E LEGALITA’ NELLA P.A. Dalla tradizione liberale abbiamo ereditato un sistema di giustizia amministrativa che mostra i segni del tempo e che deve essere profondamente rivisto, per garantire il primato della legge e del diritto anche nei confronti delle pubbliche autorità. I Tribunali regionali amministrativi ed il Consiglio di Stato non sono più in grado di far fronte alla domanda di giustizia nei confronti delle amministrazioni pubbliche, domanda che è cresciuta anche a seguito dell'abolizione di tutto il sistema dei controlli. Unica soluzione a breve per la riduzione dell'arretrato è l'introduzione del giudice monocratico anche nei TAR e la replica watches uk costituzione per il giudizio d'appello di sezioni regionali del Consiglio di Stato, riservando alle sezioni centrali di quest'ultimo solo le funzioni di consulenza al Governo ed agli altri organi dello Stato. Va ripristinato un sistema minino di controlli di legalità sugli atti degli enti locali e delle regioni e vanno potenziati compiti e poteri dei difensori civici. Vanno riviste le norme sulla responsabilità per danni dei funzionari pubblici ed in particolare dei dirigenti anche nei confronti dei cittadini e delle imprese, eliminando le preclusioni e le difficoltà procedurali che hanno di fatto svuotato di rolex replica uk significato il principio costituzionale di cui all'art. 28 Cost., e vanno rese più ampie le ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione. In particolare occorrerebbe ampliare la fattispecie del rifiuto d'atti d'ufficio e reitrodurre il reato di interesse privato negli atti d'ufficio. Ci paiono queste ricette di buon senso per riportare la legalità al centro dell’azione amministrativa. Sarà il 2006 l’anno buono ? Lo auguriamo a tutti. Umberto Fantigrossi Milano, 12 gennaio 2006